Penultimo giorno di Lucca Comics & Games. Il sole splende alto nel cielo, beh più o meno, ma almeno non piove. Iniziano a giungere voci del fatto che quest’anno Lucca abbia superato tutti i record di presenze. Visto che anche noi non volevamo essere da meno, abbiamo programmato questo giorno in modo da avere più autori possibili in trasmissione. Ben sei scrittori si sono avvicendati dietro i nostri microfoni, e che scrittori!
Dalla fantascienza al fantasy, passando per il paranolmal romace di origini spagnole per giungere ai libri per ragazzi, non ci siamo fatti mancare nulla.
Ad aprire le danze Francesco Troccoli, con il suo Ferro Sette il quale ci ha prospettato l’ipotesi di un futuro dove l’umanità ha sacrificato ogni minuto del proprio tempo in favore della produttività e del lavoro. Un futuro dove le risorse per la sussistenza sono sotto il rigido controllo di un governatore e dove la vita media degli individui si è andata radicalmente accorciando, non tanto per scarsa conoscenza medica, piuttosto per la mancanza di sonno.
Subito dopo di lui Francesco Falconi, seguito da un Alice musa della musica, ci ha dato un saggio delle sue doti come violinista… Francesco ti vogliamo bene, ma ti preghiamo, continua a scrivere: corde ed archetto non fanno per te! Oltre che parlarci di Muses, Francesco ci ha svelato qualche piccolo particolare su Muses 2, ancora in lavorazione.
A seguire le Lady del Fantasy. Prima lei, Licia Troisi, regina incontrastata del fantastico italiano, che, nonostante l’infortunio, oramai in via di guarigione, si è seduta a chiacchierare con noi.
Subito dopo Licia, dalla Spagna, ci ha raggiunto la raggiante Victoria Alvarez, autrice di Eterna, l’affascinate storia di una medium nella Londra dell’Ottocento.
Last but not least ci ha raggiunto Silvana de Mari, lasciandoci praticamente senza fiato. Ascoltarla parlare del senso della vita e della morte è stata per noi un’esperienza bellissima. Silvana ci ha svelato le metafore che si celano dietro La profezia del mondo degli uomini, l’ultimo dei suoi libri, e ci ha spiegato cos’è il perdente radicale e l’importanza dei bambini nel mondo.
E dopo la carrellata di splendide donne, lo staff di Fantasy on Air ha deciso di riequilibrare le quote azzurre all’interno della trasmissione, per non essere accusata di eccessivo femminismo. L’arduo compito di tenere alto l’onore maschile è caduto su Mark Menozzi, autore de Il vascello fantasma.
Riascoltate la puntata cliccando su Lucca Comics & Games 2012 – Sabato 3 Novembre
Sabato 26 novembre Silvana De Mari ha presentato presso la libreria Belgravia di Torino la sua ultima fatica, Io mi chiamo Yorsh. Questo nuovo libro edito da Fanucci editore è il prequel del ciclo L’Ultimo Elfo. Per un’oretta Silvana ha parlato di fiabe e di fantasy, spiegandoci perché sono ancora così importanti al giorno d’oggi. La presentazione di Io mi chiamo Yorsh è stata l’occasione per parlare di religione, di storia, di genocidio, di infanzie violate, di forza interiore, coraggio e compassione. Un incontro davvero ricco. Se ve lo siete perso non preoccupatevi Fantasy on Air era li per voi a registrarlo.
Potete comodamente riascoltarlo qui:
[audio:http://fantasyonair.improntadigitale.org/WP/wp-content/uploads/2011/11/de-mari.mp3|titles=de mari]Titolo: Io mi chiamo Yorsh
Editore: Fanucci
Pagine: 208
Prezzo: € 9,90
Isbn: 978-88-347-1788-2
“Siate generosi, siate generosi sempre, siate generosi con i mediocri, gli scadenti, gli insignificanti e i reprobi, i reprobi soprattutto. siate generosi con i lagnosi e gli scontenti,che spesso diventano reprobi perché non sono capaci di salvare la bellezza che non vedono. Siate generosi con chi cade. Voi siete certi che non cadrete mai? La vita è imprevedibile ed è meglio non nutrire certezze assolute. C’è sempre un luogo oscuro nello spirito di ognuno. Anche dei migliori. può essere minuscolo come un granello di pulviscolo e poi improvvisamente può ingigantirsi fino alle dimensioni intere della vostra anima. Quindi siate generosi. Chi perdona sarà perdonato.”
Io mi chiamo Yorsh: Ognuno può essere un principe. Ognuno può essere quello che fa la differenza. Oppure il più grande. O il più debole. L’eroe o l’ultimo dei miserabili. Io mi chiamo Yorsh, ho lo stesso nome dell’ultimo degli Elfi ma sono colui che è venuto prima. Io sono il frutto di un mondo devastato dall’ingiustizia e dalla rabbia, perché chi semina violenza, raccoglie solo odio. Io mi chiamo Yorsh e sul mio nome costruiranno la speranza di un mondo libero dal male e ‘ricoperto di papaveri. Io mi chiamo Yorsh approfondisce le vicende che hanno portato Yorsh, il protagonista de L’Ultimo Elfo esattamente dove lo conosciamo per la prima volta nel romanzo d’esordio della De Mari, solo e sperduto. Ora finalmente potremo scoprire che ne è stato dei suoi genitori e avere una visione più completa delle avventure del piccolo e tenero elfo.
Silvana De Mari: è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive sulla collina di Torino. Ha fatto il chirurgo sia in Italia che in Etiopia, come volontaria, poi da quando le è venuto il dubbio che i mali dell’anima possono essere non meno devastanti di quelli del corpo, si occupa di psicoterapia. Il suo hobby fondamentale è arrabbiarsi: per fare qualcosa della sua rabbia ha deciso di scrivere d’ingiustizie, persecuzioni, discriminazioni e ribellioni in forma di favola. I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue. Ha ricevuto i premi Andersen nel 2004, Bancarellino nel 2005, Immaginaire per il miglior libro Fantasy nel 2005 e il premio ALA (American Library Association) come miglior libro straniero nel 2006 per il romanzo L’ultimo Elfo (Salani, 2004), tradotto in tutto il mondo, nel quale illumina di tenerezza e di pietà un piccolo Elfo emarginato come “diverso”, che potrebbe essere l’ultimo della sua specie. Con L’ultimo Orco ha ricevuto nel 2005 il premio IBBY (International Board on Books for Young People). Fanucci Editore ha pubblicato anche L’ultima profezia del mondo degli Uomini (2010) – che chiude la saga già avviata dall’editore Salani con L’ultimo Elfo, L’ultimo Orco e Gli ultimi incantesimi – e, nel 2009, Il Gatto dagli occhi d’oro. Io mi chiamo Yorsh (Fanucci, 2011) è il prequel de L’ultimo Elfo.
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