E il primo lunedì del mese è in arrivo, con lui la diretta di Fantasy on Air. Ospite di questa puntata saranno Serena Pieruccini e il suo Dolcemente Tenebroso, un horror thriller dalle ambientazioni in stile Tim Burton.
LUNEDì 3 DICEMBRE, ALLE 21,00 SU IMPRONTADIGITALE.ORG NON MANCATE!!!
È una notte di giugno quando Lucilla apre gli occhi nella sua bara. Fra le ombre ecco che arriva Biglia, un ragazzino morto da tanto tempo, pronto ad aiutarla e a farle da cicerone nelle fantastiche notti che arriveranno. Lucilla scopre di avere un legame con i gatti morti che trova sbrindellati fuori dal cimitero e che cuce rimettendoli insieme. Chi fa a pezzi quei poveri animali? Intanto, di giorno, il commissario Angelo Lugosi indaga sulle atrocità commesse da un serial killer. I misteri e le vite/non vite di Lucilla e del commissario si intrecciano tra luci e ombre, tra enigmi e delitti, tra il giorno e la notte.
Ok ragazzi c’è davvero bisogno di un post per Christopher Paolini? Dobbiamo davvero spiegarvi chi è? Ci sembra abbastanza inutile. Sappiate solo che siamo arrivati anche a lui (sì il prossimo passo sarà la conquista del mondo ma non ditelo al Dottore o ci sterminerà come i Dalek).
Il povero Christoper, per poter presenziare al Lucca Comics & Games, ha dovuto superare l’uragano Sandy, atterrare a Firenze e farsi ancora un bel pezzo per raggiungere la kermesse. Nonostante il jet lag, si è presentato puntualissimo all’incontro con i fans e in radio da noi.
Sebbene fossero le dieci del mattino, ora in cui lo staff di Fantasy on Air, fa davvero fatica a connettere (si prega di evitare le battute sul fatto che questa è la condizione della redazione anche il resto del giorno), con l’aiuto di Chiara Codecà che ci ha fatto da interprete, siamo riusciti a portare a casa anche questa intervista.
Christoper si è dimostrato davvero un ragazzo alla mano, gentilissimo e capace di stare allo scherzo, e, nonostante la fama raggiunta, un animo da sognatore ancora intatto.
Ed eccoci arrivati al 2° giorno. Ancora carichi ed entusiasti per ciò che Lucca riesce ogni anno a regalarci e non ancora distrutti (o almeno non del tutto) dalla maratona toscana, lo staff di Fantasy on Air si è messo nuovamente dietro ai microfoni per accogliere i nuovi ospiti.
Leonardo Patrignani e Dorotea De Spirito non hanno fatto in tempo a uscire dalla presentazione dei loro libri in Sala Ingellis che sono io quattro dell’apocalisse sono calati su di loro come falchi, costringendoli ad aprire le danze della nuova puntata.
Dorotea e Leonardo sono stati molto disponibili, acconsentendo a intervistarsi l’un l’altra (volevate mica che lavorassimo, vero?) e a raccontare l’uno il libro dell’altra. Leonardo inoltre ci ha svelato i segreti del perfetto doppiatore, mentre Dorotea ci ha affascinato con la sua dolcezza.
Legge fisica vuole che quando 4 pazzi con il microfono incontrano due degni compagni il prode editor ne faccia le spese. L’ignaro Francesco Gongui, di ritorno da una “spedizione cibo per gli autori”, è stato subito tirato in mezzo e torchiato come si deve. In men che non si dica si è ritrovato con le cuffie in testa e il microfono in mano a dover svelare i segreti che si nascondono dietro Multiversum e Devilish. E anche questa è fatta.
Come sapete però raccontarvi i libri già pubblicati e intervistare i loro autori a noi non basta, motivo per cui, lasciati liberi Leonardo, Dorotea e Francesco, abbiamo fatto accomodare davanti ai nostri microfoni Cecilia Randall. Sempre bellissima e preparatissima, Cecilia è riuscita a stuzzicare la curiosità anche di Luca Azzolini, che non si è fatto sfuggire l’occasione di porre qualche domanda in diretta all’autrice di Gens Arcana e Hyperversum. Udite, udite, dalle sue capaci mani sta per nascere un nuovo libro, corale questa volta. Il titolo è ancora un mistero, c’è chi lo chiama Il libro nuovo, ma noi qualche piccola anticipazione siamo riusciti a scoprirla. Per sapere cosa ci ha raccontato non dovete fare altro che riascoltare la puntata.
Riascoltate la puntata cliccando su Lucca Comics & Games 2012 – Venerdì 2 Novembre
E sempre in attesa della grande maratona che sarà il Lucca Comics and Games, la redazione di Fantasy on Air non si stanca di tenere gli occhi puntati su ciò che sta succedendo anche in territori più vicini a noi. È il caso di Demetrio Battaglia che con un editore tutto piemontese, Nadia Camandona Editore, sta mettendo su un complesso e ramificato progetto. Partendo dalla pubblicazione del terzo libro di Arkhesya, Il Talismano della Driade, Demetrio non si è fermato e ha deciso di allargare il mondo di Arkhesya ad altri autori. È nata cosi la “Gazzetta di Arkhesya”, un luogo dove sarà possibile incontrare i protagonisti creati da altri scrittori e sentire dalla loro stessa voce cose sta succedendo nei loro mondi. La Gazzetta sarà presentata durante la Notte di Arkhesya. Leggete cosa ci ha raccontato Demetrio di questa tentacolare iniziativa…
FOA: Ciao Demetrio bentornato a Fantasy on Air, dopo l’ultimo incontro al Salone del Libro avvenuto nel 2011 pensavi già di esserti liberato di quelli di Fantasy on Air e invece… l’erba cattiva non muore mai!
Demetrio: io invece sono contentissimo di sentirvi, altro che. Negli ultimi due Saloni non mi avete intervistato e mi sono sentito un tantino trascurato… eh eh
FOA: oh cavolo, ti sei nascosto così bene? Non ti preoccupare che ora ti riacchiappiamo. Iniziamo la tortura… Demetrio Battaglia, l’uomo: chi è? Hai voglia di presentarti ai nuovi ascoltatori di Fantasy on Air che ancora non ti conoscessero?
Demetrio: Nella vita sono un consulente e sviluppatore informatico, ma con la creazione di mondi fantastici e la scrittura di romanzi e racconti fantasy coltivo anche molti altri interessi con grande passione. Da 10 anni conduco una trasmissione radiofonica che si occupa di Filosofia e Spiritualità, studio comparato delle religioni e mitologia, sono presidente di una associazione culturale che dal 2008 si occupa di divulgare cultura alternativa nel territorio dove vivo. E mi piace molto fare sport…
FOA: wow, sei una persona super impegnata. Ricapitolando crei software fantastici mentre corri a fregarci il posto in radio e mentre progetti di diventare il prossimo conduttore di Fantasy on Air ci fai credere che sia colpa del nostro Karma per tutti gli scrittori che abbiamo maltrattato durante questi anni…. abbiamo capito bene?
Demetrio: direi benissimo… oltretutto vi argomento il tutto in maniera convincente citandovi autori, tomi pesantissimi, correnti di pensiero, insomma… alla fine vi convinco pure!
FOA: Bene direi che la prova per entrare in trasmissione l’hai superata. Non appena eliminiamo fisicamente lo stagista (Fab) ti facciamo un fischio per sostituirlo. Seriamente… davvero tante, tante passioni e tanti, tanti impegni. Come riesci a far collimare tutto? Dove trovi il tempo per scrivere, fare sport, lavorare e far radio?
Demetrio: Ho abolito molte cose inutili, la TV per prima. Trascorro l’intero mio tempo libero coordinando tutte le mie attività altre, scrivo e studio di notte. In ogni caso secondo me si tratta di organizzazione e allenamento. Il tempo si trova e poi devo dire che molto aiuta il fatto che sono un libero professionista e quindi riesco a gestire il tempo al meglio. Non è semplice comunque. Ah… importante, non ho bisogno di molte ore di sonno, questo aiuta.
FOA: Bene, fortunatamente siamo un programma radiofonico, quindi non ricadiamo fra le tue attività abolite. 🙂 Da quello che dici deduciamo che l’allenamento e lo sport siano, oltre che una pratica, una forma mentis per te, ti basi quindi su un programma preciso e quotidiano per scrivere i tuoi romanzi?
Demetrio: Lo sport è per me essenziale per la lucidità mentale, tanto quanto l’alimentazione. Per la scrittura accade una cosa particolare… non esiste un “dove scrivo” o un “quando scrivo”, direi che esiste uno “scrivo” ovunque mi trovo e in ogni momento. Dire che per me accade una sorta di “spostamento” in Arkhesya e in quel luogo inizio a scrivere come se avessi lasciato la storia che sto narrando 2 minuti prima. Quindi nessun rito dello scrittore, semplicemente accendo il pc e attacco da dove avevo lasciato un giorno prima o tre giorni prima. Potrebbe essere che sono posseduto e la mia è scrittura automatica? mah… speriamo di no, eh eh
FOA: Uhmmm per sicurezza noi intanto facciamo una telefonatina a un esorcista, così tanto per star tranquilli… 🙂 A proposito di Arkhesya, progetto composito e dalle mille sfaccettature, se ne potrebbe parlare per giorni. Partiamo dal “comincio”: Arkhesia è prima di tutto il mondo in cui è ambientata la trilogia, della quale è appena uscito il terzo volume dal titolo “Il Talismano della Driade” ed edito da Nadia Camandona Editore… hai voglia di raccontarlo brevemente a chi non lo conoscesse?
Demetrio: Arkhesya nasce alla fine degli anni 90 e da allora è molto mutata. Diciamo che Arkhesya ha preso l’attuale forma verso il 2004-2005 e nel 2006 è uscita la prima trilogia di racconti lunghi “Gli Albori” che ora non esiste più sul mercato perché esaurita. Arkhesya è un mondo fantastico, che allo stato attuale delle cose è abitata da quattro razze differenti per modalità di vita e perché alcune sono dotate di magia e altre no. In questo mondo, che è visibile in una mappa disegnata appositamente, sono ambientate tutte le mie storie e i miei racconti. In ogni caso per chi volesse approfondire è presente una sorta di grande manuale online sul sito www.wiki.arkhesya.com nel quale sono raccontati tutti i dettagli di questo mondo. “Il Talismano della Driade” è i romanzo chiude la trilogia “I Veggenti di Arkhesya”, una trilogia High Fantasy che racconta la storia di una famiglia dotata, grazie a una strana genealogia, di una forma di magia molto particolare. Per tutti e tre i romanzi fin dal primo “La Stirpe di Gatra” si dipanano moltissime avventure alla ricerca delle radici di questa famiglia, che cerca di contrastare le forze malefiche che, risvegliatesi, tentano di conquistare il potere distruggendo l’intero mondo di Arkhesya. Le forze del male impegnano a fondo i protagonisti dei tre romanzi, ma soprattutto nel terzo si rischia la catastrofe. Tutti saranno chiamati a difendere il mondo di Arkheysa, anche i popoli più nascosti. In special modo nell’ultimo romanzo sono presenti etnie che abitano in Arkhesya, ma che mai erano entrate nella narrazione. Ora a causa di una profezia che predice la catastrofe tutte le forze devono essere messe in campo.
FOA: Molte famiglie e molti personaggi da gestire, complimenti non deve essere facile, noi facciamo fatica a gestirne uno solo (Fab), fra l’altro se Arkhesya ha delle prigioni sotterranee o dei fossati o cripte, non è che lo vorresti per rinchiuderlo dentro? Non ha poteri magici particolari a parte quello di spaccare le balle ma alla fine ti ci affezioni pure! 🙂 Scherzi a parte c’è un personaggio al quale ti senti più legato e se sì perché?
Demetrio: Vari sono i personaggi a cui mi sono affezionato durante la narrazione. Direi che naturalmente Dhyan, il protagonista del primo romanzo è chiaramente uno a cui ci si affeziona. Il classico anti-eroe che sembra trovarsi in una situazione terribile malgrado lui. Nevèa, la maga dell’acqua, una protagonista dell’intera trilogia che sarebbe dovuta sparire dopo 15 pagine del primo romanzo, ma si è fatta largo nel corso della narrazione ed è diventata una protagonista indispensabile. (Ho tentato anche di ucciderla in un passaggio del primo romanzo, ma si è salvata). Naturalmente nel terzo romanzo mi piace molto la coppia di nani che, ribelli alle rispettive società in cui vivono, si uniscono e creano un sodalizio che sarà preziosissimo per tutta la storia. Molti sono i personaggi a cui mi affeziono, anche quelli cattivi, e quando per qualche motivo muoiono (nei miei libri c’è parecchio turn-over) mi spiace parecchio. Tuttavia personaggio a cui sono più legato è chiaramente Varnutis, il narratore, guaritore, viaggiatore e conoscitore di tutte le storie di Arkhesya. Fa parte di una specie di setta di narratori che hanno un solo grande potere: la memoria. È attraverso la memoria che sono in grado d ricordare tutte le storie esistenti in Arkhesya fin dalla notte dei tempi.
FOA: Una sorta di Omero insomma. A proposito di Antica Grecia, quanto la filosofia, che ci hai detto essere una tua grande passione, ha influenzato la tua scrittura e Arkhesya? Si può ritrovare qualcosa dei tuoi studi spirituali e filosofici nel mondo di Arkhesya?
Demetrio: Certo. Sono reduce da una conferenza nella quale ero relatore il cui titolo era “Mito e Simbolo”. Devo dire che essendo un appassionato di filosofia, spiritualità e mitologia chiaramente lascio qualcosa nei miei racconti. La mitologia ad esempio aiuta tantissimo, soprattutto quella Norrena, ma anche quella Greca. Ci sono figure mitologiche che sono ispiranti al massimo. Attenzione… non scrivo saggi, per nulla, ma è chiaro che quella mia passione in qualche passaggio si fa sentire. Non è che nelle mie storie ci siano degli insegnamenti di vita, lungi da me, ma spero che in alcuni passaggi o dialoghi vi siano dei momenti che facciano riflettere il lettore, non solo divertire.
FOA: Oltre ai trattati filosofici, ai saggi di simbologia e mitologia, cos’altro leggi? Ci sono autori che porti particolarmente nel cuore e che virtualmente ringrazi mentre scrivi Arkhesya?
Demetrio: Tutti gli scrittori fantasy devono qualcosa a Tolkien… chiaro. Ma io sarò grato per sempre Terry Brooks per il suo modo di scrivere perché per me è stata una folgorazione sulla via di Damasco. Io in qualche modo tento di utilizzare quel metodo narrativo che avvince e avvolge il lettore perché lo ritengo efficacissimo. Altri scrittori fantasy, direi Marion Zimmer Bradley, la Le Guin (anche se non tantissimissimo). Ne avrei altri ma mi fermo qui. Attualmente leggo pochissimo fantasy per ovvi motivi, non vorrei farmi influenzare troppo e studio sempre e dovunque libri di conoscenza filosofico/spirituale. Ah…un giallo all’anno per decongestionarmi. I manuali di informatica non contano vero?
FOA: Beh i manuali di informatica sono sempre utili, considerando con che velocità si evolvono i programmi e quanto cambia il mondo virtuale. Se poi lo dici a noi che siamo una webradio, sfondi una porta aperta. Ritornando ad Arkhesya, oltre che un mondo è anche un progetto più ampio, hai voglia di raccontarci del Progetto Arkhesya, di quali parti è composto e come si struttura?
Demetrio: Il progetto Arkhesya sta diventando tentacolare, si sta diffondendo al di là di quello che potevo credere. Si sta sviluppando su più fronti grazie a un gruppo foltissimo di amici che sta dando vita a molti progetti. Primo fra tutti “La Notte di arkhesya”, quest’anno alla terza edizione. Una festa-festival culturale che si svolge in due giorni, 26 e 27 ottobre quest’anno, nei quali si fa festa ma si fa anche molta cultura. Quest’anno il titolo dell’evento è “Il fantasy a scuola” e le iniziative culturali son moltissime: contest letterari, laboratori con i bambini, stage di disegno, conferenze con educatori cercando di prendere tutto l’arco educativo. L’obbiettivo di quest’anno è sensibilizzare la scuola alla creatività cosa che secondo noi organizzatori è scarsa nelle scuole. Altro progetto che vedrà la luce quest’anno è la “Gazzetta di Arkhesya” una sorta di periodico che narra i mondi fantastici e i loro protagonisti. Questo progetto partirà con un numero pilota alla festa di quest’anno, e poi tenteremo di coinvolgere altri autori per fargli raccontare il loro mondo e cosa accade “ora” nel loro mondo. Pubblicheremo articoli veri che narreranno del mondo di ogni autore che vorrà cimentarsi. Siamo ancora agli albori di questa idea ma diciamo che questa sarà la via maestra. Il lavoro con le scuole comunque procederà anche per tutto l’anno prossimo con incontri nelle biblioteche e nelle scuole locali per portare il fantasy nelle medie e superiori.
FOA: Wow davvero immenso. Ma gestisci tutto da solo? Come fai?
Demetrio: nooooo… Diciamo che io sono ancora una sorta di perno su cui gira i tutto, ma è chiaro che siamo in un bel numero. Figuratevi che per la sola Notte di Arkhesya si sono coalizzare 4 associazioni culturali. Per la Gazzetta siamo un bel numero di persone e ho un amico giornalista che sarà il direttore della testata, se testata diverrà.
FOA: A proposito della “Gazzetta di Arkhesya”, ci sembra di capire che stai aprendo le porte di Arkhesya ad altri mondi di altri scrittori, se qualcuno volesse partecipare, come deve fare? Ci sono delle “regole” da seguire?
Demetrio: La Gazzetta di Arkhesya è ambientata in Arkhesya ma gli articoli che pubblicheremo saranno di vari scrittori. Ogni scrittore ha il suo mondo, quello su cui scrive i suoi racconti, noi pubblichiamo degli articoli che narreranno del suo mondo. Una sorta di cronaca periodica di quello che accade sul suo mondo. Questa è l’idea innovativa secondo noi, non vogliamo che gli scrittori scrivano da noi raccontando di quello che fanno loro, ma raccontando quello che fanno i loro protagonisti… Pensate, in questo modo i fan dei vari scrittori saranno costantemente informati sull’andamento del mondo sul quale si sono appassionati. Il contest letterario invece si svolge ad Arkhesya, i ragazzi scrivono dei racconti ambientati in Arkhesya, non sono per nulla geloso, anzi mi commuovo a leggere di giovanissimi autori che scrivono sul mondo che ho inventato io. Ti assicuro che è una emozione molto forte.
FOA: Davvero interessante! E se uno scrittore volesse avere maggiori informazioni sul progetto Arkhesya dove può contattarti? C’è un sito, una mail al quale fare riferimento?
Demetrio: Per qualsiasi contatto www.arkhesya.com oppure scrive a varnutis@arkhesya.com altrimenti, molto semplice, il 26 e 27 venite alla festa a conoscerci così scambiamo quattro idee con una birra in mano…. A proposito ho dimenticato una cosa importantissima: il progetto “Realizzazione di Arkhesya”. Molti artigiani stanno “costruendo” in qualche modo Arkhesya. Un’erboristeria ha creato le tisane di Arkheysa che sono di due tipi Oboran e Molan, narrate nel primo romanzo… speciali. Un’amica intenditrice di pietre dure ha costruito il Faerl, un talismano che preserva gli Azhemadi (un’etnia che vive nomade da una palude all’altra), un artigiano di Modena presenterà le Birre di Arkhesya in anteprima alla festa, sono di tre tipi una bionda fatta dagli Ulgan, una rossa e una bruna fatte dai nani con tanto di etichette personalizzate, vedere arkhesya.com per credere. Un’altra erboristeria ha fatto un elisir i lunga vita su una ricetta del popolo delfyde e così via… ne vedremo delle belle! Come potete vedere ci sono decine di persone che si stanno muovendo attorno a questo mondo… forte! Una cereria del luogo, un amico personale, sta costruendo le candele di Arkhesya con tanto di logo…
FOA: Complimenti Demetrio una grandissima capacità di coinvolgimento su tutti fronti. Noi comunque vogliamo le birre! 26 e 27 hai detto, durante la Notte di Arkhesya o meglio le Notti di Arkhesya ma dove si svolge il Festival? è difficile da raggiungere?
Demetrio: Le birre le vogliono tutti. Secondo me le scorte finiranno presto! La festa/festival si svolge a Mussolente, a cinque minuti da Bassano del Grappa, nel grande parco verde del paese, in via della Vittoria. Non è difficile da raggiungere perché è sulla strada che congiunge Bassano a Treviso. Beh direi che voi siete distantini, ma a dicembre dovrei essere dalle vostre parti, magari vi porto una birra…
FOA: Sììììì!!!! Se poi le birre sono finite ci va bene anche una tisana, che male non ci fa, anzi magari ci disintossica un po’. L’elisir di lunga vita per il clan Fantasy on Air è meglio di no, c’è gente che non potrebbe sopportare l’idea di noi eterni. ihihih. Beh che dire Demetrio, davvero complimenti, sei un vulcano di idee e di progetti. Ti facciamo i nostri migliori complimenti. Di solito chiudiamo l’intervista con la domanda “progetti per il futuro” ma dato le mille cose che hai in ballo temiamo un po’ a chiedertelo… non è che il prossimo passo è la conquista del mondo?
Demetrio: come “The Brain”… no no. Ho velleità molto più semplici… far conoscere il mondo di Arkhesya a tutti nella speranza che i miei racconti catturino i lettori. Diciamo che la molla è stata quella di riuscire a emozionare le persone che leggono i miei libri tanto quanto io sono stato coinvolto in questo genere letterario che per me è stupendo. Per il futuro un nuovo libro i cui semi stanno già facendo capolino, ma ci vorrà tempo e pazienza perché questo sarà un romanzo complesso che desidero progettare con cura. In fondo la trilogia l’ho scritta in tre anni e quindi desidero pensare bene a come mi ripresenterò ai lettori in avvenire.
FOA: Beh in bocca al lupo per tutto allora, siamo sicuri che il progetto Arkhesya con tutto quello che gli gravita intorno sarà un successo! 🙂 Ti ringraziamo moltissimo per la disponibilità, per la simpatia e per la pazienza di averci sopportato in queste due ore. C’è qualcosa che vorresti ancora aggiungere e pensi che non ti abbiamo chiesto?
Demetrio: Non aggiungerei nulla, invece vorrei farvi un grande augurio per la vostra avventura. So cosa vuol dire essere volontari in un progetto in cui si mette anima e corpo e quindi vorrei solamente augurarvi ogni bene per Fantasy On Air. Grazie infinite, siete stati molto gentili e simpatici a intervistarmi. Ah dimenticavo… alla Notte di Arkhesya, uscirà “Heribone” il terzo e ultimo racconto lungo per chiudere anche la trilogia dei racconti, e madrina della manifestazione anche quest’anno sarà Silvana de Mari
FOA: Vedi che qualcosa te l’eri dimenticato? Per quanto riguarda noi, come ti abbiamo detto all’inizio, l’erba cattiva non muore mai, non ci si libera tanto facilmente di noi! 🙂 Grazie per gli auguri. Una buona serata!!
Per chiunque si fosse perso la diretta di lunedì 1° Ottobre c’è la possibilità di riascoltare la puntata con Serena Fiandro e il suo Drona – La città ideale.
Come fare? Semplice! Basta andare nell’archivio tramissioni di Radio Improntadigitale.org
Serena Fiandro: nasce e si forma tra Reggio Emilia e Verona, dove consegue la laurea in filosofia del rinascimento. Appassionata del medioevo più eretico e nascosto, di alchimia, medicina popolare e antiche leggende, vive attualmente a Milano, nell’irrequieta ricerca di nuove forme di espressione artistica attraverso il teatro, la musica antica, la pittura e la scrittura, per ricreare mediante l’arte simboli e strutture smarriti nello spazio e nel tempo.
Autore: Serena Fiandro
Titolo: Drona – La città ideale
Editore: Edizioni della sera
ISBN: 978-88-97139-15-7
Pagine: 213
Prezzo: 14 euro
Drona – La città ideale: Daar ha realizzato il proprio desiderio, Drona è la città ideale, creata con l’intercessione della Dama dotata di immensi poteri. A Drona, nessuno può essere infelice o manchevole di grandi virtù; ma col tempo, specularmente alla città d’Oro, dai peccati e dalle mancanze di quest’ultima se n’è formata una seconda. Mille anni ormai trascorsi dall’accordo fra Daar e la Dama, il sovrano di Drona invia Odar a recuperare lo specchio in cui egli, preda dell’ira, aveva precedentemente rinchiuso la maga – colpevole di aver preso parte all’accordo senza informare preventivamente Daar della possibile nascita della peccaminosa città speculare.
Eh sì amici, un mese è già passato, quindi manca poco alla prossima diretta di Fantasy on Air.
Come direbbero quelli che hanno studiato (di certo non noi!) SAVE THE DATE: Lunedì 1 Ottobre, alle ore 21.00, su Radio Improntadigitale 4 cavalieri dell’apocalisse tornano on air.
Ospite della puntata sarà Serena Fiandro con il suo Drona – La città ideale, pubblicato da Edizioni della sera. Riuscirà la nostra eroina a fronteggiare Morte, Pestilenza, Guerra e Carestia? Per scoprirlo dovrete seguirci. Vi attendiamo numerosi
Serena Fiandro: nasce e si forma tra Reggio Emilia e Verona, dove consegue la laurea in filosofia del rinascimento. Appassionata del medioevo più eretico e nascosto, di alchimia, medicina popolare e antiche leggende, vive attualmente a Milano, nell’irrequieta ricerca di nuove forme di espressione artistica attraverso il teatro, la musica antica, la pittura e la scrittura, per ricreare mediante l’arte simboli e strutture smarriti nello spazio e nel tempo.
Autore: Serena Fiandro
Titolo: Drona – La città ideale
Editore: Edizioni della sera
ISBN: 978-88-97139-15-7
Pagine: 213
Prezzo: 14 euro
Drona – La città ideale: Daar ha realizzato il proprio desiderio, Drona è la città ideale, creata con l’intercessione della Dama dotata di immensi poteri. A Drona, nessuno può essere infelice o manchevole di grandi virtù; ma col tempo, specularmente alla città d’Oro, dai peccati e dalle mancanze di quest’ultima se n’è formata una seconda. Mille anni ormai trascorsi dall’accordo fra Daar e la Dama, il sovrano di Drona invia Odar a recuperare lo specchio in cui egli, preda dell’ira, aveva precedentemente rinchiuso la maga – colpevole di aver preso parte all’accordo senza informare preventivamente Daar della possibile nascita della peccaminosa città speculare.
E anche quest’anno le vacanze sono belle che andate! La crew del programma più pazzo del web torna carico e abbronzato (poco, molto poco!) davanti ai microfoni di Radio ImprontaDigitale.
L’appuntamento è per Lunedì 3 Settembre alle 21.00 su Radio ImprontaDigitale.org. Ospite in studio sarà Elena Cabiati, nostra concittadina e autrice di La viaggiatrice di O, Nord Edizioni.
Vi aspettiamo!
Elena Cabiati: Elena Cabiati è nata e vive a Torino, città magica che fa da sfondo alle sue storie. È specializzata come storica dell’arte e si interessa soprattutto al significato dei simboli nascosti nelle immagini artistiche e ai loro rapporti con la sapienza esoterica e magica. Ha collaborato con alcuni dei maggiori musei piemontesi e scrive testi di storia dell’arte destinati a adulti e ragazzi. Insegna lettere in una scuola media. La viaggiatrice di O è il suo primo romanzo.
La viaggiatrice di O: La piccola mansarda nel centro di Torino è il suo regno, il suo rifugio, il luogo dov’è più vivo il ricordo dei genitori, banditi dal mondo di O proprio a causa sua. Perché Gala è destinata a diventare una delle streghe più potenti vissute da almeno due millenni ed è al centro di una lotta segreta tra la magia bianca e la magia nera. Lei infatti è in grado di volare, viaggiare nel tempo, trasformarsi, prevedere il futuro… insomma, grazie ai suoi poteri, può affrontare qualsiasi missione le venga affidata dalla sede del Direttivo dei Viaggianti. Come tutti i “ragazzi prodigio”, tuttavia, Gala è allergica alle regole e ha sempre fatto di testa sua. Ma l’ultima volta l’ha combinata davvero grossa e, per evitare l’espulsione definitiva dall’Ordine dei Viaggianti, ora deve scegliere un tutor che la guidi e le insegni a usare correttamente la magia. Il burbero e severo Kundo diventa così il suo fido maestro e la accompagna in una nuova missione: recarsi nella Venezia del 1756 per salvare un preziosissimo manoscritto dall’incendio che distruggerà la Scuola Grande di San Rocco. Un compito piuttosto semplice, per una come Gala. Ma, ben presto, Kundo intuisce che c’è qualcosa che non va: le persone che dovrebbero essere loro alleate si rifiutano di aiutarli e la città è infestata di negromanti. Inoltre gli adepti della magia nera sembrano molto più interessati a Gala e al mistero della sua nascita che all’enigmatico libro magico…
Post ritardato della puntata di Fantasy on Air andata in diretta il 2 luglio . Come ben sapete la puntata era dedicata a Paola Boni e al terzo e ultimo volume della sua di Amon. Come le avevamo promesso, l’abbiamo torturata fino all’ultimo, tanto che non siamo riusciti a farle tutte le domande che volevamo. Perquesto motivo abbiamo deciso di imporle la nostra presenza oltre l’umana sopportazione e di intervistarla anche fuori dalla diretta.
Ascoltate la puntata che prova i supplizi inflitti a Paola e, se non siete ancora stufi di noi (vi vediamo, non provate neanche a pensarlo!!!), eccovi l’intervista fuori onda:
Ciao Paola,
prima di tutto grazie per aver partecipato con noi alla diretta di Fantasy on Air e di esserti sottoposta alle torture di Fab, sai di esserti candidata alla santità per questo vero?
Ciao Laura, grazie a voi per avermi accolta nella vostra tana! Candidata per la santità? Pensavo che dopo il martirio con Fab avessi saltato quella parte e mi fossi direttamente guadagnata l’aureola. (Porcaccia, avevo pure mandato in stampa i santini.)
Durante la diretta purtroppo non c’è stato il tempo per parlare di tutto quello che avremmo voluto, motivo per cui, valutata la tua resistenza a noi, abbiamo deciso di tormentarti ancora un po’ in forma scritta. Cercheremo di essere seri e di valorizzare al meglio il lavoro che hai fatto per Amon, ovviamente non ti promettiamo niente perché, come ben sai, siamo dei cazzari.
Allora è per questo che con voi mi sento come a casa! XD
Let’s start. Parlando di Amon con una birra in mano nel dopo diretta sono saltate fuori diverse curiosità, una fra tante è quella che riguarda i dossier dell’F.B.I, presenti sul sito e nelle appendici on line delle Ultimate Edition dell’Evocatore. Hai voglia di raccontarci in che modo le hai creati, da cosa hai preso spunto e qualche aneddoto in merito alle tue ricerche?
Come introduzione al personaggio dell’agente dell’F.B.I. Dan Delmur ho voluto creare una serie di dossier legati alle tracce lasciate da Daniel durante la ricerca del Sentiero dell’Evocazione. Per scrivere i file in maniera più accurata possibile mi sono divertita a cercare su internet dei veri rapporti di polizia per ricrearne lo stile e a “imbucarmi” in alcune lezioni di un corso di medicina legale, durante il quale ho avuto l’occasione di visitare un laboratorio di analisi forense e di capire come vengono analizzati i reperti di una scena del crimine. Mi dispiace solo che quel giorno non ci fosse a disposizione nessun cadavere da analizzare. Sarebbe stata un’esperienza interessante.
La simbologia (esempio il pentacolo utilizzato da Daniel nelle evocazioni) è un elemento fondamentale in Amon. In che modo ti sei rapportata ad essa? Hai fatto qualche ricerca? Ti sei basata su qualche cultura in particolare?
Per la simbologia ho attinto a piene mani all’antico paganesimo ricercando le origini di ogni simbolo al di là di quello che è il significato attuale. Per quanto riguarda il pentacolo, ad esempio, è idea comune che esso sia solo un simbolo legato al satanismo. In realtà la stella a cinque punte, con la punta principale rivolta verso l’alto, nel suo significato originale rappresenta l’equilibrio dell’uomo negli elementi. Capovolta assume valenza negativa semplicemente perché indica la mancanza di questo equilibrio non per un qualche collegamento con il diavolo o con culti satanici. Quando evoca un demone, infatti, Daniel traccia un pentacolo nell’aria e lo capovolge perché solo attraverso uno squilibrio della natura è possibile aprire un varco per la dimensione demoniaca.
Piccole chicche sui nomi, dicci la verità ci sono dei riferimenti a qualcosa che ti è caro vero? Citazioni?
Trovare i nomi adatti alla storia e ai personaggi è stata sicuramente la parte più divertente del lavoro. Ho giocato molto a fare piccole citazioni e omaggi attraverso di essi anche in maniera un po’ velata. Ad esempio il nome della sezione speciale dell’F.B.I. dedicata al sovrannaturale che viene citata nel terzo volume della saga (la SUPERNATURAL ACTIVITY INVESTIGATION) è un chiaro omaggio a Supernatural, telefilm che adoro da anni. Una citazione nascosta si trova invece nel nome dell’agente Dan Delmur: “Dan” infatti è un adattamento al maschile del nome DANA mentre “Delmur” non è altro che l’anagramma di MULDER. Chi vi ricorda? (al primo che indovina mando un Fab ubriaco a casa).
Sappiamo che esiste un’appendice extra legata al diario che compare nel primo volume di Amon e che riguarda le quartine di Nostradamus. Sappiamo inoltre (eh sì “siamo saputi” noi!!) che dietro a questo diario c’è un grosso lavoro di ricerca. In che modo sei riuscita a piegare Nostradamus e ad adattarlo alla storia?
Ma “siete troppo saputi” voi!
Ebbene sì mi sono divertita a incastrare il caro vecchio Nostradamus con due quartine che profetizzano alcuni eventi che si svolgono in Amon. All’inizio volevo inventarle di sana pianta quindi sono andata a leggere le sue famose profezie per capire come fossero scritte. All’improvviso però mi sono resa conto che alcuni versi si adattavano perfettamente a quello che avevo in mente. Alla fine mi è bastato prendere appunto quei versi già esistenti per ottenere quello di cui avevo bisogno.
Insomma ragazzi la verità è che le quartine di Nostradamus sono dei falsi che servono a nascondere le sue vere profezie: quelle che parlano di Amon e Baal
Bah Paola, direi che il tuo livello di sopportazione è decisamente alto, in pochi riuscirebbero a reggere diretta più domande fuori onda con noi. Ti sei meritata un po’ di riposo.
Più che il mio livello di sopportazione direi che lo è il mio tasso alcolico. (Mamma, se stai leggendo questa intervista, sta tranquilla che scherzo. Sono sobria marcia.)
Grazie mille della disponibilità e continua così… (non ti illudere ti teniamo d’occhio!)
Grazie a voi! (Ma cos’è una minaccia?)
Per maggiori informazioni in merito ad Amon – L’apocalisse, edito da Art Of Life, e a tutti progetti ad esso collegati, visitate il sito ufficiale di Amon.
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