È ora di Tria Ora. Intervista a Gianmarco Parodi. (Seconda Parte)

… Continua dalla Prima Parte

 

FOA: Il titolo del romanzo riecheggia palesemente Triora, piccolo borgo in provincia di Imperia, famoso per i processi alle streghe nel XVI secolo, e ovviamente a Triora è ambientato, anzi Triora ne è la protagonista. Perché questa scelta?

GP: Perché Triora è un luogo che è stato attraversato dalla storia ma non dal progresso invadente. Lassù ci si sente ancora legati alla natura circostante, lo si sente nella semplicità della vita delle persone che vi abitano. E’ una perla racchiusa in uno scrigno magico, e non dico in modo figurato…

FOA: Secondo te sono ancora attuali le streghe. Affascinano e/o spaventano ancora?

GP: Le streghe saranno sempre attuali finché si avrà paura del “diverso”. Ogni epoca ha le sue streghe. Ma confronto di allora mi duole considerare che adesso sembrano essercene molte di più.

FOA: Come ti comporteresti se incontrassi una strega, a meno che non sia mai successo e, in questo caso, come ti sei comportato?

La saluterei con rispetto, come con qualsiasi altra persona. Perché? Ditemi che davvero non ne avete mai incontrata una!

FOA: Cosa ne pensi delle varie rappresentazioni delle streghe che sono state date dal cinema ma soprattutto dalla TV? Trovi che le immagini siano calzanti o del tutto fuorvianti?

GP: Le immagini si discostano dalla realtà tanto quanto devono rendersi invitanti. E’ logico che le streghe nell’immaginario di oggi non rispecchiano assolutamente la realtà, anche perché questa privata di folklore, non fu così felice e caratteristica.

FOA: È vero che la grande protagonista di Tria Ora è Triora con i suoi misteri e il suo fascino, ma per parlare di lei ti servi della voce e della storia di due baldi giovanotti. È proprio la profonda amicizia fra i due protagonisti che fa da perno centrale al romanzo. Quanto è importante l’amicizia per te?

GP: È una colonna portante della sicurezza personale. L’amicizia può essere a miglia di distanza, può essere anche immaginaria, ma è un dono che ci rende unici per qualcuno e soprattutto per noi stessi. Non so se esiste un migliore amico, ma l’amicizia vera e disinteressata si.

FOA: Nelle prime pagine del libro spicca una frase: «Una birra in più in centro a San Remo non ci avrebbe cambiato. Un sogno in più, sì. Avevamo vent’anni, amico, non potevamo accontentarci». Da questa frase si evince non solo quanto nel libro sia importante il rapporto di amicizia fra i due protagonisti maschili, ma soprattutto quanto sia fondamentale la forza dei sogni. Hai un grande sogno? Hai voglia di condividerlo con noi e con ti sta leggendo il post? Va bene anche uno piccolo…

GP: Ho un grande sogno, si. Poter essere felice e orgoglioso ogni giorno della mia vita. Ci sto lavorando…e guai a chi mi si mette contro. Ah ah!

FOA: Quanto c’è di te nei personaggi e quanto vorresti ci fosse di loro in te?

GP: C’è molto di me e c’è altrettanto di quanto vorrei essere. Loro hanno bisogno di me e io di loro, ecco fatto!

FOA: Hai fatto ricerche per scrivere il libro? Di che tipo?

GP: Le mie ricerche derivano soprattutto dai ricordi e dalle tante avventure nel paese protagonista, l’ho amato fin da bambino anche se mi terrorizzava. Tanta curiosità e qualche bel libro di grandi autori locali e tanta voglia di scoprire. Essenziali (e piacevoli) i sopralluoghi nei veri posti dove ho ambientato il libro!

FOA: Se dovessi consigliare un libro a qualcuno che volesse visitare o conoscere la storia e le leggende di Triora, cosa suggeriresti?

GP: Ho cari alcuni testi che tengo sempre vicini e rileggo ogni tanto. Innanzitutto i libri di Padre Francesco Ferraironi, storico locale dello scorso secolo e uomo al quale si deve la maggior parte di studi storici a riguardo. I suoi libri sono affascinanti e, essendo lui nato proprio a Triora, sono permeati di amore per il luogo natio. Poi uno bellissimo saggio nel quale si tratta tutta la vicenda dell’inquisizione ed è di Stefano Moriggi, Le tre bocche di Cerbero, edito da Bompiani.

FOA: E ora domandone finale: progetti per il futuro? Cosa bolle in pentola, o meglio, nel calderone?

GP: Tanti progetti per il futuro, alcuni appena ultimati (ma non spiffero nulla!) alcuni ancora in lavorazione. Per certo c’è il secondo episodio della trilogia di TRIA ORA al quale sto lavorando e sarà almeno pronto per l’estate… e speriamo anche pubblicato!! (Ma questa è la parte più difficile…)

FOA: Se qualcuno volesse contattarti può farlo? In che modo? (Facebook, e-mail, piccione viaggiatore…)

GP: Il piccione s’è perso, e non è più tornato quindi… e mail scrivetemi pure a prdgmr@gmail.com

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GRAZIE E UN ABBRACCIO A TUTTI!

Autore: Gianmarco Parodi

Titolo: Tria Ora

Editore: Demian

 

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