E dopo un lungo periodo di vacanza (beh siamo un po’ stanchini anche noi mica c’è solo Forrest Gump!!) ecco che tornano anche le interviste di Fantasy Off Air.
L’onore di aprire le danze in questo nuovo anno spetta a Gianmarco Parodi, giovane autore ligure, che con il suo Tria Ora, ci riporta fra le suggestive ambientazioni di Triora, famosa per i processi alle streghe del XVI secolo.
Gianmarco Parodi nasce a San Remo nel 1986, e si narra scriva poesie e romanzi sin da bambino. Mosso da una personalità molto sensibile è portato a essere attento a ogni minimo particolare. attratto da tutto ciò che è Arte, studia canto moderno e pianoforte, ha fatto parte di alcuni cast di musical ed è voce giuda nel complesso Spes Band, gruppo benefico dell’Associazione Spes Auser di Ventimiglia. Lo contraddistinguono le sue molteplici personalità e i suoi innumerevoli nomi, tutti nascosti all’interno di ogni suo personaggio, mentre al mondo reale regala la semplice (o quasi) identità di “Gianmarco”. Ama tradurre la vita attraverso una visione fiabesca dalla quale trae ispirazione per i suoi racconti e i suoi pensieri. Romanticamente introverso è molto geloso delle sue creazioni ma al contempo ansioso di esprimersi. Ha lunghi capelli ricci che non ha intenzione di tagliare.
Tria Ora: Due ragazzi e una notte insonne. Due caratteri e due storie che si intrecciano in una sola amicizia. La ricerca ostinata di un segreto celato da un antico borgo di montagna detto “paese delle streghe”, Triora. Una storia che si cala fin sottoterra, nel cuore pulsante della roccia, dove essa, viva testimone del passato, riposa e dove strane e potenti presenze sono sintomo di un’arcana superstizione. Tria Ora, l’antico nome, dal latino “tre bocche”. Questo il punto di partenza di un viaggio che scava non solo nella nuda terra, ma anche nei luoghi più segreti della mente e del cuore di due persone. È proprio in questi luoghi che talvolta vivono entità e sentimenti che sanno oltrepassare perfino lo spazio e il tempo.
E ora godetevi l’intervista!!!
FOA: Benvenuto a Fantasy Off Air a Gianmarco Parodi, giovane autore di Tria Ora. Per prima cosa, parlaci di te: se dovessi presentarti in poche frasi, come ti descriveresti?
GP: Ciao a tutto lo staff e grazie mille innanzitutto per questa occasione. Allora devo descrivermi… sono una persona che ama essere sempre in contatto con nuove realtà. Mi piace esplorare ogni campo possibile che sia mirato all’espressione personale. Sinceramente descrivermi non ne sarei in grado! Vedrei molte cose negative, quello è certo, sotto il manto fine di ciò che è la superficie che lascio visibile.
FOA: Cosa fai nella vita?
GP: Quello che fanno tutti. Lavoro e coltivo i miei interessi. Mi piace pensare di avere due vite (in effetti è vero) una fatta di solite normalità nella quel ti senti parte di un tutto ben amalgamato e l’altra fatta di libertà, nella quale puoi essere vero. Solo. Insomma durante il giorno si è tutti occupati nelle faccende quotidiane, poi durante la notte alimento la mia vita vera… sono strano?
FOA: Come sei approdato alla scrittura? Hai sempre sognato di scrivere e se sì, perché? Cosa ti affascina della scrittura?
GP: La scrittura mi ha sempre accompagnato, fin da piccolo. Solo che essa, di tutte le “arti” come le vedo io, è secondo me la più intima. Chi scrive, lo fa per sé stesso, rinchiuso nella sua stanza o nascondendo il suo diario. Poi pian piano ci si riesce ad aprirsi al mondo e gli scarabocchi intanto sono divenuti magari abbozzi di racconti, finchè ci si accorge che il frutto è pronto. E si sceglie. Tenerlo per sé o condividerlo… libero arbitrio. Della scrittura mi affascina (uno dei milioni di miei motivi) l’intricata rete, quasi infinita, di alternative e di possibilità che un testo può contenere. Cambiando una virgola, sembra stupido, ma il senso di ciò che si aveva in mente può scartare in un modo tale da cambiare radicalmente.
FOA: Hai altri hobbies oltre la scrittura?
GP: Oh, si. Il primo di questi è la musica. Canto da molti anni e ora ho in attivo due gruppi ai quali tengo molto. Uno di questi ha la particolarità di avere in sé un coro di splendidi ragazzi diversamente abili. Ci chiamiamo SPESBAND ed è ormai una realtà locale molto conosciuta ed apprezzata.
FOA: Parliamo del tuo romanzo Tria Ora. Fingiamo che tu sia di fronte a un lettore tipo che non sa cosa sia Tria Ora e che può farsene un’idea solo leggendo la quarta di copertina. C’è qualcosa in quella quarta che non è stato detto del romanzo e che ti piacerebbe si sapesse?
GP: Mi piacerebbe si sapesse che in quel romanzo c’è tutto il mio amore per i miei luoghi, ai quali sono legato da una memoria e da una devozione tali da farmi sentire parte di essi. Per me il paese di Triora, dove il mio libro è ambientato, è infatti uno dei luoghi più curativi. Appena posso scappo a respirarne l’aria. Ognuno ha un luogo come questo dove si rifugia in particolari momenti della vita…
Continua nella Seconda Parte…
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